Il leone del Pirounet di Castelmagno

Si narra che nel tempo dei tempi al Pirounet di Castelmagno esistesse una piccola torre d’avvistamento occupata da uno sparuto manipolo di soldati . Un giorno uno di questi soldati che era di guardia, giocherellando con la sua spada la lasciò maldestramente cadere nel burrone. La spada si infilò in un piccolo anfratto nella roccia quasi in fondo al vertiginoso dirupo. Preoccupato per le conseguenze che potevano sortire da quella sbadataggine, si fece sostituire e scese nell’orrido per recuperare l’arma.

Quando gli arrivò vicino vide con terrore che nell’anfratto in cui era caduta l’arma c’era una grossa testa di camoscio . Sembrava dormisse. Dallo spavento si inciampò e fece cadere rumorosamente dei sassi. Gli occhi della grande testa si aprirono; erano infernali.

Il soldato risalì velocemente e quando si voltò vide un diabolico essere alto più di tre metri che si dimenava e lo inseguiva. Era il Bestiass: mostro dal corpo umano, peloso e dalla gigantesca testa di camoscio. Nato dall’innaturale accoppiamento tra una masca e un camoscio, si era purtroppo svegliato dal grande sonno. Era veramente inferocito e con inumana forza lanciò un grande masso verso il soldato che fortunatamente mancò procurando però una gran breccia nella montagna. La piccola guarnigione era ormai raggiunta dal Bestiass ma dal vallone di Valchiausa arrivò in loro aiuto un leone di montagna che si gettò sul mostro. 

La lotta fu titanica ma alla fine il leone vinse e il Bestiass ritornò ferito nelle viscere della terra. Il leone invece restò per sempre con i soldati e la piccola comunità che a poco a poco si insediò lì vicino.

Se vi capita di andare al Pirounet di Castelmagno dal pulito sentiero che diparte da Campomolino, potrete vedere ancora adesso l’impronta del mignolo del bestiass impressa su una roccia , la grande breccia nella montagna e la figura del leone di roccia che come una sfinge fa buona guardia dal costone della stessa borgata. Il tragitto è agevole, in certi punti un poco ripido ma suggestivo e con alcuni punti panoramici. Il tempo di percorrenza è di circa un’ora. Il nome Pirounet-Pilounet deriva , probabilmente da un piccolo pilone che
si può ancora notare su di una roccia della borgata. Nello stesso luogo si riscontrano delle incisioni rupestri ( coppelle a occhi) e una grande croce di legno divelta sulla testa del leone. Alcune case sono, purtroppo, in rovina e da lì si possono raggiungere le borgate : Cimou , Nerone, Foresti.