MATTONE: BOOM DELLE COMPRAVENDITE. + 38,6 % NEL PRIMO TRIMESTRE 2021

Alti e bassi, ma sempre una garanzia. Chi ha qualche capello bianco sulla testa ormai lo sa, tra tutti i beni rifugio, il mattone resta sempre il migliore investimento possibile.

La discesa dei volumi di compravendita e, conseguentemente, dei valori immobiliari, ha avuto nel 2015 il suo punto di arresto, iniziando una risalita lenta ma graduale sino a Marzo 2020, anno in cui, a causa della pandemia da Covid-19, il mercato ha subito uno stop forzato.

Nell’incertezza generale, a partire da Giugno 2020, dopo la prima riapertura, il mercato rispose bene facendo numeri record già nel secondo semestre 2020. 

Ma se una rondine non fa primavera, ma due si, è con il primo trimestre 2021 che il mercato immobiliare si riprende la sua posizione da leader nel panorama economico italiano. 

Secondo Nomisma nel primo trimestre 2021 si è registrato un aumento dei volumi di compravendita del 38,6% sul pari periodo 2020 e un bel + 17,00 % sul pari periodo 2019. 

Senza rendercene conto stiamo vivendo un boom del mattone quasi senza precedenti.

Anche a livello locale registriamo non solo un aumento delle transazioni ed una maggiore richiesta, ma anche un repentino rialzo dei prezzi e una maggiore rapidità in fase di definizione.

Una statistica regionale ci dice che gli immobili collocati al giusto prezzo, nel 2021, hanno una permanenza media sul mercato di 18 giorni. Numeri da record.

Sempre secondo lo studio effettuato da Nomisma questo trend accompagnerà il mercato immobiliare per tutto il 2021, con un leggero assestamento nel 2022, per poi continuare la crescita nel 2023 dove si prevedono circa 630.000 compravendite a livello nazionale ed un aumento dei prezzi di vendita del 7%.

Le tipologie più richieste sono senza dubbio quelle indipendenti e dotate di giardino, appartamenti autonomi con preferenze spiccate verso soluzioni dotate di terrazzo o sfogo esterno privato. Per quanto riguarda queste categorie di immobili inizia a registrarsi una scarsità di prodotto che non si vedeva da almeno dieci anni.

Degno di nota è anche il ritorno degli investitori. Tipologie da reddito, autonome, al di sotto dei 90.000,00 sono ricercatissime dall’investitore medio a caccia di rendite che spaziano dal 3% al 10% netto. 

Unica nota stonata in questo clima di ottimismo è il mercato del commerciale. Negozi, uffici, capannoni registrano una battuta d’arresto importante, con calo dei prezzi, complici anche i nuovi meccanismi di co-working e smart working.

A far da cornice vi è l'ottimismo degli istituti bancari. Nel 2020 sono stati erogati mutui per circa 50 miliardi di euro, rispetto ai 41,5 miliardi del 2020 e i 42,2 miliardi del 2019. Le banche guardano in modo favorevole al futuro grazie al calo delle sofferenze sui mutui erogati negli ultimi cinque anni. 

Che dire, bentornato mattone!