Bando residenzialità montana

La regione Piemonte, attraverso questa nuova iniziativa, intende incentivare le famiglie a trasferirsi nelle zone montane, all’interno di comuni con meno di 5.000 abitanti.

Sono stati stanziati 10 milioni di Euro da ripartirsi attraverso contributi che partono da 10.000,00 € sino a un massimo di 40.000,00 € per intervento.

Ne ha diritto chiunque intenda trasferire la propria residenza all’interno di uno dei comuni aderenti al bando (per consultare l’elenco dei comuni cliccare qui https://www.regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2021-08/lelenco_dei_comuni_inseriti_nel_bando.pdf) ) in base ad una graduatoria.

Potranno presentare la domanda tutte le persone nate dal 1955 in avanti e per i nati dal 1980 in avanti vi è un punteggio più alto in graduatoria.

Caratteristiche non vincolati ma che alzano ulteriormente il punteggio sono:

1- L’esercizio di attività lavorativa in smart working almeno al 50% all’interno dell’abitazione per la quale si richiede il finanziamento.

2- Avere un Isee pari o inferiore a 20.000 Euro

3- Avere un figlio di età pari o inferiore ai 10 anni che avrà residenza e dimora abituale nell’immobile oggetto di finanziamento

4- Recuperi con soluzioni architettoniche e paesaggistiche che preservino il paesaggio alpino piemontese

5- Chi darà incarico per la ristrutturazione ad imprese con sede in un comune montano piemontese.

I comuni aderenti all’iniziativa sono ben 465 di cui 133 nella sola provincia di Cuneo.

Per beneficiare del contributo occorre infine essere titolari del diritto di proprietà sull’immobile che si intende restaurare o, in alternativa, impegnarsi ad acquisire un diritto di proprietà di un’abitazione situata in uno dei 465 comuni aderenti, con l’obbligo di trasferirvi la propria residenza e di mantenerla per dieci anni.

Con questa iniziativa si vuole sostenere e spingere il ritorno delle famiglie in zone ad alta marginalità, una tendenza già di per se in forte sviluppo, agevolata anche dal primo lockdown nazionale del Marzo 2019, ma che spesso, si scontra di fronte a costi di recupero proibitivi.

Questo contributo, abbinato ai bonus fiscali per la ristrutturazione di immobili e al “bonus prima casa” rivolto agli under 36 rende questo momento storico il miglior momento per valutare un acquisto immobiliare fuori città.

L’iniziativa inoltre pare non vuole essere un caso isolato. La Regione Piemonte in autunno aprirà un ulteriore bando che incentiverà le “botteghe dei servizi” con contributi a sostegno delle attività che offrono servizi alla cittadinanza nei territori montani.

Che dire, ci aspettano tempi felici ai piedi del Monviso!

https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/residenzialita-montagna