La Castiglia di Saluzzo

Culmine della città vecchia, sin dalla costruzione la Castiglia rappresenta l’espressione più alta del ruolo di piccola ma insigne capitale che Saluzzo ebbe a ricoprire per quattro secoli.

La costruzione del castello di Saluzzo, voluta dal marchese Tommaso I, è databile tra il 1270 e il 1286 sulla base di precedenti fortificazioni. Successivi interventi di modificazione ne mutarono completamente la struttura: il primo fu compiuto dal marchese Ludovico II (1475-1504), che volle trasformare la fortezza in dimora signorile sul modello delle altre corti italiane del Rinascimento, in occasione delle proprie nozze con Margherita di Foix (1492). L'occupazione francese del Marchesato (1549-1588) e la successiva annessione al Ducato di Savoia comportavano la decadenza e il degrado della Castiglia; che aveva perso anche valore strategico con l'importanza crescente dell'artiglieria. Durante la dominazione francese (fine '700) fu adibito a sede del Governatore del Marchesato e a caserma del presidio. All’inizio del secolo successivo, l'edificio era ormai gravemente degradato per la mancata manutenzione. A conclusione di una lunga parabola discendente, nel 1825 iniziarono i lavori per ridurre l'antico maniero a prigione, funzione che d'altronde aveva già svolto nel XVIII secolo: la trasformazione comportò la ricostruzione del corpo principale e la conseguente distruzione delle decorazioni quattrocentesche. Dal 2006 il complesso è stato oggetto di un lungo e attento restauro, per restituirlo alla fruizione pubblica: i suoi ampi locali osptitano l’archivio storico, spazi museali e i luoghi in cui saranno inscenati eventi di promozione culturale e turistica.