MARMORA - Borgata San Sebastiano
Questa graziosa borgata si erge a 1282 metri s.l.m. incastonata in uno scenografico contesto, in cui l'unico suono che si ode è il "rumore bianco" prodotto dall'acqua del torrente, che affianca San Sebastiano. Questa melodia è capace di annullare qualsiasi altro suono circostante nell'ambiente o nella propria testa. Il toponimo fa riferimento a San Sebastiano, protettore dalla peste, di cui sorge in loco una piccola cappella edificata nel XV secolo per scongiurare il pericolo di epidemie. Nella borgata si trovava una segheria con mulino a forza idraulica, di cui oggi sono ancora visibili i resti. Grazie allo sfruttamento della caduta dell’acqua del torrente venivano segati grossi tronchi da cui si ricavavano travi ed assi per l’edilizia e l’artigianato locale. Sui muri che rimangono, oggi è ancora visibile parte di un affresco di semplice fattura. La piccola cappella dei Santi Sebastiano e Fabiano conserva alcuni cicli pittorici di rara bellezza, risalenti alla seconda metà del XV secolo. Gli affreschi rappresentano uno dei capolavori del pittore Jean Baleison, originario della Valle Stura, molto attivo nelle valli di lingua d’oc e nei territori del Marchesato di Saluzzo fino alla fine del Cinquecento. E' anche presente una pregevole ristrutturazione di un ampio fabbricato situato alle spalle del forno perfettamente funzionante dopo i lavori di restauro ed un pilone votivo, vicino cui è "posteggiato" un bel carro decorato. Risulta asportato in passato uno splendido portale in pietra scolpita attribuito agli Zabreri, con piedritti in marmo bianco levigato e ricca iconografia.
La soluzione di seguito proposta è un antico caseggiato, ricco di metratura, libero su tre lati, che si sviluppa su tre piani, accessibile attraverso un curato viottolo. In passato, fu un importante punto di riferimento per la comunità marmorese, grazie alla sua indubbia utilità: fu una scuola! Successivamente venne ri-adattata a civile abitazione. Esso possiede tre ingressi indipendenti l'uno dall'altro: due di questi accolgono su disimpegni da cui si ha la possibilità di rimanere al piano o salire al livello successivo, il terzo conduce direttamente al bagno localizzato al secondo piano, completo di semplice wc. Il piano terra è costituito da differenti locali: una stalla, caratterizzata da un tipico soffitto a volta, una stanza molto ampia di 24 metri quadri, adoperata all'epoca come aula principale ed una cucina di 18 metri quadri. Per accedere al primo piano è possibile usare due autonome scale interne in pietra, una delle quali a chiocciola. Questo livello è contraddistinto dalla presenza di due graziose camere da letto, uno spazioso ambiente, che si prestò negli anni a diversi usi, ed una cucina, contraddistinta da uno stile allegro e giocoso. Il terzo piano, praticabile grazie alla continuazione della scalinata elicoidale, è reso speciale da un stanzetta, composta da un angolo dedicata al letto ed un bagno, studiata a doc per ricreare un'atmosfera fiabesca e sognante, e dall'enorme solaio, che si presenta prosperoso di qualità e possibilità, ancora da scovare e sfruttare.
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